Pennellate d'artista - Le forme dell'acqua

Prosegue la serie di post dedicate alle "pennellate d'artista" fotografate in occasione della mostra "Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo" allestita al Palazzo Ducale di Genova fino al 4 febbraio 2018. Ecco alcune opere riunite nella sezione dal titolo "Le forme dell'acqua".

Di tutti gli elementi naturali, l'acqua è sicuramente quello che ha regalato le maggiori ispirazioni agli artisti. Ricca di significati simbolici, si presta a molte suggestioni grazie alle sue infinite manifestazioni e declinazioni - dalle placide acque che fungono da specchio ai minacciosi mari in tempesta, dal paesaggio selvaggio a quello urbano.

Camminando tra le opere in mostra...

Uno dei primi quadri con protagonista l'acqua che mi colpisce è di Plinio Nomellini e si intitola "Mare di Genova" (1981). Si mostra un uomo solo alle prese con un mare sconfinato e burrascoso. La barca è minuscola, non centrale, in un'opera che sembra dominata da acque fredde e minacciose. L'unico altro elemento vitale è il gabbiano, in alto, che ricorda la vicinanza della terraferma. 

 Plinio Nomellini - Mare di Genova - olio su tela - 1891
 Riporto un altro dettaglio per mostrare la bellezza del mare "divisionista" e l'espressività data con pochissimi tratti al volto dell'uomo: è stanco, i remi sembrano pesantissimi ed è anche preoccupato. Difficile non apprezzare questo autore per quello che riesce a trasmettere coi suoi quadri.
 

Sezione "Le forme dell'acqua".

Arrivo alla sezione della mostra dal titolo "Le forme dell'acqua". Inizio il mio racconto con un'opera di Guglielmo Amedeo Lori intitolata "Tramonto d'autunno".

 Guglielmo Amedeo Lori: Tramonto d'autunno
Se a distanza il quadro di Amedeo Lori aveva catturato il mio sguardo in modo esclusivo, a una vista ravvicinata ho trovato molto interessante anche il quadro sulla destra, del cui autore non ho purtroppo appuntato il nome.

   Si tratta di un'opera di grandi dimensioni, dai colori meno vividi che, a uno sguardo ravvicinato, si scopre dovuto a un colore appena accennato sulla tela. Eccone il dettaglio:

 

 In quest'immagine è possibile osservare meglio la differente vividezza tra i due paesaggi.

Continuando nel mio percorso di osservazione, vi conduco verso il grande quadro con scogli battuti dal mare movimentato. Anche in questo caso un mapping dei dettagli può essere utile per comprenderli appieno. La numerazione è crescente da sinistra a destra. Il dettaglio 3, con lo scoglio in primo piano, è particolarmente sorprendente per le scelte cromatiche, così armoniose ed equilibrate per l'occhio che le osserva a distanza, così decise e piene a un'osservazione ravvicinata.
  

Dettaglio 1:


Dettaglio 2:

Dettaglio 3:

Dettaglio 4:

L'acqua come minaccia, l'acqua come parte integrante del paesaggio urbano, l'acqua come elemento naturale e potente. Che cosa manca? Ovviamente l'acqua come fonte di vita. Quasi in chiusura a colpire la mia attenzione è stato un quadro che mostrava una pennellata estremamente materica, con colori molto espressivi. Ritraeva dei bagnanti, uno dei quali era intento a raccogliere l'acqua con le mani, forse per bere, forse per lavarsi: è quello il dettaglio riportato in apertura, che immortala l'acqua come elemento indispensabile per il nostro benessere. Concludo quindi con una vista allargata dell'immagine (purtroppo ho tralasciato di fotografare l'opera nella sua interezza):

 



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