Ricavare una cesta dei panni sporchi da mobile Ikea - Idee al risparmio

Per questioni di spazio ci si può trovare costretti a tenere la cesta dei panni sporchi in camera. Come renderla un oggetto funzionale e che passi preferibilmente inosservato.

In commercio si trovano varie opzioni di portabiancheria pronte all'uso, delle forme e dei materiali più disparati: plastica, vimini, lino, cotone plastificato... ma per quanto si sia disposti a spendere, difficilmente si trova un oggetto che non gridi al mondo "sono pieno di panni sporchi!". Ecco quindi com'è nata la mia personalissima cesta del bucato.

Missione: trovare una nuova cesta per i panni sporchi

Budget: 0 euro

Tempo a disposizione: illimitato

Soluzione: guardarsi attorno e sfruttare l'inutilizzato...

Non esiste progetto che con budget e tempo illimitato non si possa realizzare. In questo caso il tempo ha permesso di pensare un utilizzo completamente nuovo per un oggetto ereditato da un precedente trasloco, che sembrava ormai completamente fuori luogo nella nuova casa: il tavolino Ikea di nome HOL. Rischiava di fare la fine della povera lampada di un celebre spot sempre del colosso svedese... Questo tavolino, ormai senza arte né parte, aveva però alcuni pregi da non trascurare: era completamente in legno, con un vano contenitore capiente e areato. E soprattutto era a costo 0. Perché non provare ad adibirlo a cesta per i panni sporchi? Si scopre così che il tavolino - che non si sapeva mai con cosa riempire - riesce a ospirare un set completo di lenzuola matrimoniali e anche qualche asciugamano. Si scopre che è comodo da pulire e che si può usare in camera anche come seduta o poggia abiti occasionale. L'idea si evolve. Per non dover più sollevare il piano si aggiungono dei cardini rendendo apribile il contenitore con una sola mano.


Un semplice cardine fissato con delle piccole viti ne facilita l'apertura.
HOL inizia ufficialmente un nuovo percorso lavorativo come cesta dei panni sporchi. Ma c'è ancora un'evoluzione che arriva col passare del tempo. Per separare alcuni capi da altri, c'era la necessità di prevedere un divisorio all'interno del vano contenitore. Le opzioni, anche in questo caso, erano molteplici ma nessuna convincente. Un giorno, rimettendo ordine tra le shopper di stoffa, è arrivata l'illuminazione. Poteva non essere la soluzione ottimale, ma l'intervento era nuovamente a costo 0. Ho scelto la shopper più capiente e ho tagliato a metà i manici. Li ho poi legati alla struttura ottenendo uno scomparto adattabile e flessibile che, all'occorrenza, può essere facilmente rimosso e lavato in lavatrice. Ecco quindi HOL oggi nella nuova veste di cesta per i panni sporchi:


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