Come riconoscere una margherita

Con "margherita" finiamo per indicare qualsiasi tipo di fiore con un bottone dorato circondato da una corona di petali bianchi o colorati:

emblema della famiglia delle Asteraceae, di fatto è costituito da due differenti infiorescenze, con quella interna che può arrivare a 200 elementi in un diametro a volte inferiore al centimetro. Il nome comune trascura però la grande variabilità di piante che rientrano in questa descrizione. Vediamole nel dettaglio.  

Tanti generi, molte piccole differenze

Iniziamo a passare in rassegna i principali generi a cui appartengono i fiori comunemente noti come margherite:
  1. Genere Bellis (Asteraceae): rientrano in questo genere le bellis perennis, ovvero le immancabili pratoline di campo. Il classico intramontabile. I nuovi cultivar puntano sulla moltiplicazione dei petali per simulare un pon-pon. Graziose pratoline in incognito.
  2. Genere Leucanthemum (Asteraceae): per lo più perenni, queste piante riescono a creare degli interessanti cespugli alti decine e decine di centimetri (spesso sopra il mezzo metro d'altezza), regalando margherite di quasi 40 petali. Perfette per il "m'ama non m'ama".
  3. Genere Gerbera (Asteraceae): piante erbacee, dalle foglie grandi e rotondeggianti, apprezzatissime per la perfezione del fiore, quasi immancabile nei mazzi di fiori recisi.
  4. Genere Chrysanthemum (Asteraceae): rimando a questo post dedicato ai crisantemi per maggiori dettagli.

Questione di dettagli

Ho trovato all'indirizzo ftd.com/blog/share/types-of-daisies un'infografica molto ben dettagliata che spiega la variabilità di cui si accennava sopra. Si fa presto a dire "margherita": 



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