Negli ultimi anni si sta assistendo a un ritorno all'uso dei pannolini lavabili, rinnovati nella sostanza dall'introduzione di nuovi materiali tecnici che ne facilitano la gestione nel caos della vita contemporanea. Tra le varie tipologie troviamo i "pocket", ovvero dei gusci di materiale impermeabile ma traspirante provvisti di una tasca in cui aggiungere gli inserti, che faranno il "lavoro sporco", ovvero garantiranno l'assorbenza del pannolino stesso. I pocket hanno il vantaggio di essere molto flessibili, dal momento che si possono modificare gli inserti per incrementare l'assorbenza nel corso del tempo, e anche estremamente economici, nel caso gli inserti vengano autoprodotti. Gli inserti possono essere inoltre utilizzati come "rinforzo" in qualsiasi tipologia di pannolino lavabile. Per garantire una buona assorbenza si potranno sovrapporre strati di vecchie spugne (asciugamani o accappatoi), lenzuola di flanella, copricuscini o copriletti di cotone spesso non trattato, mussole, vecchi panni in canapa di cotone, felpe in micropile. Più strati garantiranno maggiore assorbenza ma avranno tempi di asciugatura e ingombro maggiori. Vediamo come realizzarli e le combinazioni consigliate.
Selezione dei tessuti di recupero
Nel realizzare gli inserti a più strati sovrapposti, è bene considerare la combinazione migliore di materiali per ottenere il grado di assorbenza/morbidezza/ingombro desiderato. Ipotizziamo ad esempio un inserto realizzato con 4 strati sovrapposti dello stesso materiale per valutarne pro e contro:- flanella di cotone: spessore ridotto, buona assorbenza, asciugatura non rapida, rischio che diventi estremamente rigido dopo qualche lavaggio;
- mussola di cotone: più morbido e spesso della flanella di cotone ma non ugualmente assorbente - consigliato per l'inserto doppio;
- canapa/cotone: ottimo rapporto spessore/assorbenza (il migliore!), assorbimento graduale, asciugatura non rapidissima, materiale costoso e non facilmente reperibile;
- spugna di cotone: elevato spessore, buona assorbenza, molto morbido, il liquido si distribuisce uniformemente lungo tutto l'inserto ma lo rilascia facilmente nel caso venga schiacciato;
- micropile: assorbenza trascurabile, spessore irrisorio utile per mantenere asciutta la pelle;
- microfibra: reperibile negli accappatoi salvaspazio, assorbe meno bene della classica spugna ma ha il pregio di asciugare in fretta a fronte di uno spessore decisamente ridotto - da non mettere a contatto con la pelle;
- coolmax: tessuto tecnico da utilizzare a contatto con la pelle per mantenerla asciutta, reperibile ad esempio in alcune magliette sportive.
- 1 strato di micropile a contatto con la pelle, 2 strati di flanella di cotone, 1 strato di spugna, 2 strati di flanella di cotone;
- 1 strato di microfibra verso la tasca del pocket, 4 strati di mussola, 1 strato di canapa;
- 2 strati di canapa (la canapa ha dei tempi di assorbimento maggiori di altri materiali, di conseguenza è sempre bene usarla in combinazione a booster in microfibra o cotone);
- 4 strati di mussola da usare per un inserto doppio (totale 8 strati);
- 2 strati di canapa per l'inserto doppio.
Materiali per gli inserti
- Macchina da cucire;
- ago e filo;
- forbici da tessuto;
- spilli o mollette da imbastitura;
- template stampati;
- tessuti di recupero.
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