Pennellate d'artista - Sole e Brina di Plinio Nomellini

La serie di post dedicate alle “pennellate d’artista” fotografate in occasione della mostra “Rubaldo Merello tra divisionismo e simbolismo” allestita al Palazzo Ducale di Genova fino al 4 febbraio 2018 si conclude con l'opera che ho più apprezzato: Sole e brina di Plinio Nomellini.

Su una tela di 125.70 x 125.50 centimetri, Nomellini è riuscito a rappresentare una scena rurale che sorprende per le emozioni che riesce a trasmettere e per la varietà del tratto e degli effetti materici del colore. Si riesce a sentire l'aria fredda del mattino all'alba, si notano i contadini al lavoro, il pastore con i suoi animali al pascolo; tutti dettagli che si compongono a partire da pennellate che variano notevolmente nel dipinto guardando dal basso all'alto. Iniziamo a introdurre l'opera con l'immagine nella sua interezza.

 Plinio Nomellini - Sole e brina [Sun and frost] - 1905-10 - olio su tela - 125.70 x 125.50 cm
Iniziamo a vedere come sono state delineate le figure umane che popolano la scena. Inziamo da quelle più vicine all'osservatore.

Riporto anche il dettaglio dell'ombra e del campo circostante il contadino sulla destra:
 

Passiamo ora alle pennellate che danno vita al pastore sullo sfondo.

Ancor più sorprendente il dettaglio dei fiori che compongono la parte inferiore del quadro. Una pennellata per petalo. Guardando la tela dall'alto in basso e da sinistra a destra si resta incantati dalla varietà delle pennellate e dalla loro capacità di trasformare la loro energia in un'immagine realistica.  

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